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Proprio sotto la chiesa di San Giovanni Battista, adiacente alla cascata di Forcella, si trova questo mulino, uno dei pochi ancora funzionanti della zona; la famiglia Pompili ne fu l'ultima proprietaria. Un mulino nella zona era segnalato a partire dal XII secolo, proprietà dei monaci farfensi che alloggiavano nello scomparso convento adiacente alla chiesa. L'edificio che si vede oggi è una costruzione successiva e si costituisce di due corpi affiancati edificati in epoche successive; il primo più basso e tozzo è riconducibile al 1728, data scolpita sull'architrave dell'ingresso mentre il secondo blocco, invece, risale al secolo successivo. Ai due blocchi corrispondo due camere di macinatura separate dove ancora funzionanti si trovano gli organi di macinazione, ognuno con la sua ruota idraulica alimentata dal lago di raccolta collocato poco sopra il mulino. Terminata l'attività all'incirca dopo la metà del XX secolo, oggi è proprietà dell'agriturismo di Forcella che ne ha ricavato una depandance per i suoi ospiti, restaurandolo e mantenendone attivi i meccanismi.

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